lunedì 1 novembre 2010

GINNASTICA sul posto di lavoro

Promuovere il movimento fisico ovunque sia possibile

Andare a lavorare in bicicletta, interrompere per qualche
minuto il lavoro per svolgere esercizi di ginnastica, fare
walking una volta la settimana: promuovere il movimento
fisico è diventato un importante fattore di successo
in molte aziende. Infatti, fare attività fisica è una
premessa indispensabile per migliorare la salute e il
benessere dei collaboratori, per aumentarne l'efficienza
e ridurre le assenze dal lavoro.
Gli adattamenti ergonomici sui luoghi di lavoro indicati in
alcuni esempi rappresentano senza dubbio una misura
centrale per migliorare la salute e la produttività dei collaboratori.

Esercizi energetici sul lavoro alla Locher AG

Ogni giorno dopo la pausa pranzo, il capomastro Hans
Peter Züger chiama a raccolta gli operai. Per quanto
possano apparire eccentrici, gli esercizi che svolgono
insieme hanno un'efficacia indubbia. Tra l'altro contemplano
una particolare tecnica di respirazione, di rilassamento
e di automassaggio oltre ad esercizi in coppia.
«Sono convinto che questi esercizi energetici e fisici servano
a migliorare la salute e la vitalità» afferma Züger.

Tutto nasce dal mal di schiena
Promuovere la salute sul cantiere è una questione che a
Hans Peter Züger sta molto a cuore. Per undici anni il
capomastro ha sofferto di mal di schiena. I molti medici
e chiropratici a cui si era rivolto non sono riusciti a dargli
il sollievo sperato. Alla fine Züger ha capito che la causa
del mal di schiena non era dovuta all'attività lavorativa di
per sé, ma allo stress. Allora ha deciso di frequentare un
corso di formazione come terapista di Core Energetica,
ossia un approccio psicoterapeutico corporeo che
focalizza l'attenzione sullo sviluppo, sul rinvigorimento e
sulla liberazione delle risorse innate. Il metodo si dimostra
efficace nel prevenire e curare le turbe psicosomatiche
e i traumi vissuti.
Nello scrivere il suo lavoro di diploma, Züger ha avuto
l'idea di fare gli esercizi insieme agli operai sul cantiere.
«Quando, seduti nella baracca del cantiere, gliene ho
parlato hanno voluto che gli mostrassi subito qualche
esercizio. La loro curiosità mi ha stupito» ricorda Züger.
Da quel mattino del maggio 2000 gli esercizi energetici
sono diventati parte quotidiana del lavoro.
Diminuiti quasi a zero gli infortuni
Dagli esercizi Züger si riprometteva un aumento della
sicurezza sul lavoro e una riduzione delle assenze
dovute a malattia e infortunio. Ed infatti, da quando
svolge gli esercizi con i colleghi di lavoro, sui suoi cantieri
gli infortuni sono scesi quasi a zero. È diminuito
l'uso di farmaci e il numero delle ore di assenza dal
lavoro per malattia e il clima di lavoro è decisamente
cambiato in senso positivo.
Anche se ciascuno è libero di partecipare o no al «programma
energetico» della durata di una quindicina di
minuti, difficilmente qualcuno salta l'appuntamento
quotidiano con gli esercizi di riscaldamento, rilassamento
ed energetici. In un mondo «virile» per antonomasia
quale i cantieri edili, dove la prevenzione della
salute non è certo un tema molto diffuso, Züger è riuscito
a fare breccia negli schemi mentali. Il capomastro
ha scritto anche un libro in cui illustra quanto sia importante
dedicare maggiore attenzione alla salute sul
lavoro.

Pause dinamiche alla Mettler Toledo di Nänikon

«Vogliamo far ginnastica» protestano alcuni dipendenti
della ditta Mettler Toledo se l'istruttore non si presenta
puntuale. Ogni giorno nel reparto di produzione della
Global Electronics di Nänikon si interrompe il lavoro per
svolgere dieci minuti di esercizi fisici. Durante questa
breve pausa dinamica i dipendenti si concentrano su
determinati movimenti fisici che non svolgono mai
durante il lavoro.
Non a scapito delle normali pause

La partecipazione alle pause dinamiche è facoltativa e
non va a scapito delle regolamentari pause di lavoro. Gli
esercizi vengono preparati e diretti da cosiddetti «moltiplicatori
», ossia dipendenti che hanno seguito un apposito
corso di formazione per essere poi in grado di dirigere
le pause dinamiche, introdotte nel 2004. I
«moltiplicatori» fungono inoltre da referenti per le questioni
ergonomiche e hanno il compito di istruire i nuovi
dipendenti e fare in modo che sul loro posto di lavoro
siano soddisfatti i criteri ergonomici. La serie di esercizi
si basa in prevalenza su alcuni opuscoli pubblicati dalla
Suva (codice 88210.i, 88158.i e 84028.i). Tuttavia i
dipendenti possono proporre dei nuovi esercizi e completare
la serie con idee o richieste personali.
Il progetto «Muoviti» è nato da una analisi dei posti di
lavoro da cui era risultata l'impossibilità di eliminare dal
ciclo lavorativo le attività ripetitive responsabili dei disturbi
di salute dei dipendenti. Per rimediare a questi
problemi si è pensato di introdurre le pause dinamiche e
dare concretezza al motto «Muoviti».
Maggiore motivazione
Dal 2004 le pause dinamiche sono un appuntamento
fisso nel lavoro dei dipendenti dei tre reparti di produzione
della Mettler Toledo Global Electronics a Nänikon.
«Muoviti» ha inciso in modo molto positivo sulla motiva-
zione e sulle assenze dal lavoro dei dipendenti. L'impegno
dei moltiplicatori a proporre esercizi di ginnastica
sempre diversi e coinvolgenti è uno dei motivi essenziali
del successo riscosso da «Muoviti!» .

Esercizi di riscaldamento alla Losinger Construction SA

Quando lo fanno i campioni dello sport, nessuno si
meraviglia. Invece, se lo fanno degli operai su un cantiere,
suscita curiosità. Stiamo parlando degli esercizi
di riscaldamento prima di iniziare a lavorare. Eppure lo
sforzo fisico che quotidianamente compie un operaio
edile è del tutto paragonabile a quello di un atleta professionista.
Perché allora non prendere esempio dai
campioni dello sport e svolgere esercizi di riscaldamento
specifici per prevenire gli infortuni sul lavoro?
È questa la conclusione a cui è arrivata l'impresa edile
Losinger Construction SA che ha convinto i propri
dipendenti a svolgere degli esercizi ginnici prima di
iniziare a lavorare.

Il caposquadra mostra come si fa
Ogni giorno sui cantieri della Losinger i caposquadra
invitano i colleghi a svolgere un programma di ginnastica
che dura una decina di minuti. Oltre 200 operai
edili fanno riscaldamento ogni mattino. Dopo aver sviluppato
dieci esercizi specifici di mobilitazione e rafforzamento,
i fisioterapisti della Clinica di riabilitazione
della Suva hanno istruito 40 caposquadra dell'impresa
perché a loro volta insegnassero ai colleghi di lavoro
come svolgerli.
Quello che oggi è ormai considerata una cosa del tutto
normale e svolta con allegria ogni mattina, è stata in
realtà introdotta soltanto nella primavera del 2009.
All'inizio gli operai hanno reagito con scetticissimo ai
due obiettivi che la Losinger si era posta: prevenire a
breve termine gli infortuni che si verificavano con frequenza
maggiore nelle prime ore della giornata lavorativa
e, sul lungo termine, ridurre del 25 per cento i
costi e le assenze dovuti a disturbi e lesioni dell'apparato
muscolo-scheletrico. Problemi sempre più frequenti
infatti tra gli operai edili più anziani.
Riscaldamento = più sicurezza
In una prima fase di test dal settembre 2008 al febbraio
2009, gli esercizi di riscaldamento venivano svolti su
quattro cantieri con 50 operai edili. Durante questi sei
mesi non si è verificato neanche un infortunio su questi
cantieri. «Fare esercizi di riscaldamento serve a mettere
in moto corpo e spirito» afferma Patrick Frison, uno dei
direttori dell'impresa. E non va dimenticata un'altra serie
di effetti positivi della ginnastica mattutina: «gli esercizi
si svolgono in un clima di relax e familiarità che non solo
diverte i dipendenti ma che si ripercuote positivamente
anche sullo spirito di squadra». Infine, il progetto è servito
anche a sensibilizzare i dipendenti a prestare maggiore
attenzione alla sicurezza e alla salute nel tempo
libero.

Suggerimenti e consigli per progetti efficaci
I progetti per promuovere il movimento fisico in azienda
devono essere efficaci nel tempo. A tale scopo è utile
osservare i seguenti aspetti:
• analizzare la situazione di fatto
• individuare i carichi posturali e i disturbi accusati dai
dipendenti, le loro abitudini riferite al movimento fisico
sul posto di lavoro e nel tempo libero
• dedurre obiettivi quantificabili dall'analisi
• definire le misure in sintonia con le necessità concrete
dei collaboratori
• non limitarsi a una singola iniziativa ma incorporarla
in un progetto di promozione della salute in azienda
a più ampio respiro
• chiedere l'approvazione e il sostegno della direzione
al progetto
• coinvolgere i dipendenti nella definizione e attuazione
del progetto
• verificare il successo e l'efficacia del progetto
• integrare le esperienze utili a migliorare il progetto
• comunicare con chiarezza l'attuazione, i risultati e
le esperienze maturate

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