domenica 2 marzo 2014

Fumare compromette il rendimento nello Sport







Fumo e attività sportiva sono incompatibili, rappresentano cioè un binomio insostenibile.



Nel mondo dello sport non è così infrequente incontrare un fumatore, soprattutto tra gli sportivi dilettanti, ma è sbagliato, perché il l fumo provoca un sovraccarico per cuore e sistema circolatorio, aumentando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, favorisce la comparsa di episodi ipoglicemici a digiuno, provoca una minore utilizzazione della vitamina C e una maggiore suscettibilità a contrarre infezioni dell’apparato respiratorio.


Il fumo infatti riduce la disponibilità di ossigeno per i tessuti, anche quindi quello muscolare, ed aumenta i livelli di monossido di carbonio nell’organismo.
Questo si traduce in un più facile affaticamento e di conseguenza in un minor rendimento fisico, non solo nello sport, ma anche in tutte le altre normali attività motorie quotidiane, quali camminare o salire e scendere le scale.


Il fumo di sigaretta riduce quindi la funzione cardiaca e respiratoria con conseguente comparsa di un respiro breve e affannoso. Sfruttando meno il metabolismo aerobico si deve ricorrere a quello anaerobico, e perciò ad una precoce formazione dell’acido lattico, che si accumula nei muscoli.




Il fumo quindi, credetemi, danneggia qualsiasi performance sportiva.